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13 Maggio 2022
Decennale del CTNA: Prosegue in Campania il Viaggio tra i Distretti dell’aerospazio per celebrare 10 anni di storia e un promettente futuro
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Il 12 Maggio, il viaggio del CTNA ha fatto tappa a Napoli con un interessante evento che si è svolto presso l’Aula Magna L. Massimilla dell’Università degli Studi Federico II. Prestigiosi interventi, nuovi contenuti e la vivace partecipazione degli studenti delle scuole campane che hanno vinto le Olimpiadi dello Spazio. L’evento, dal titolo “I Giovani Talenti e la voglia di Spazio”, è stato incentrato sulle prospettive dei tanti giovani che pensano di intraprendere studi e professioni nell’ambito delle tecnologie e dell’innovazione. L’obiettivo: ipotizzare per loro un brillante un futuro che parla italiano in un contesto sempre più interconnesso, internazionale e di eccellenza.

Il Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania (DAC), organizzatore dell’evento è stato costituito nel 2012 e, pochi mesi dopo, si è fatto promotore della creazione del Cluster Tecnologico Nazionale dell’Aerospazio (CTNA), insieme agli altri quattro Distretti fondatori. A Napoli, quindi, si festeggia un doppio decennale e si lanciano interessanti sfide per continuare a crescere insieme, a livello regionale, nazionale e internazionale. La prima sfida è continuare a investire sull’ecosistema delle innovazioni, quello in cui il mondo della ricerca, delle istituzioni e delle imprese hanno un ruolo specifico e collaborano per far crescere il territorio nel suo insieme. In Campania, il DAC è facilitatore di questo processo, come ben illustrato dal Presidente Luigi Carrino.

L’evento, moderato dalla giornalista Maria Cava, da voce ad autorevoli attori di questo ecosistema.

Valeria Fascione, Assessore Ricerca, Innovazione e Start up della Regione Campania, illustra gli straordinari traguardi conseguiti dall’economia regionale, anche in tema di esportazione e di innovazione e il ruolo trainante dell’aerospazio nel raggiungimento di tali risultati. Quanto ottenuto è lo stimolo a continuare a investire nelle tecnologie e nelle innovazioni, soprattutto di tipo open innovation, tramite le SS3 regionali.

Raffaele Savino, Coordinatore del corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale dell’Università Federico II, ha ricordato quanto siano importanti le radici della tradizione dell’ingegneria aeronautica campana e lo sforzo continuo per rinnovare l’offerta formativa affinché possa rispondere alle esigenze delle imprese e delle istituzioni.

Cristina Leone, Presidente del CTNA, traccia il bilancio dei primi anni 10 anni dalla costituzione del Cluster Nazionale, ricordando quanto sia cresciuto negli anni. Nel 2012 il CTNA nasce presentando 4 progetti (finanziati dal MUR), ora il CTNA promuove iniziative di ampio respiro che coinvolgono i policy maker e tracciano le priorità tecnologiche (c.d. road map) per lo sviluppo del settore. Sempre nel 2012 il CTNA associava i 5 distretti regionali nei quali l’aerospazio riveste un ruolo principale nell’economia locale. Nel 2022, con un nuovo ingresso che verrà formalizzato a breve, il numero dei distretti sale a 14, comprendendo i territori nei quali l’aerospazio si è diffuso più recentemente insieme ad altri settori, perché trainato o trainante rispetto ad altri ambiti con alto contenuto tecnologico. Alcune volte le istituzioni o gli altri attori regionali non hanno piena consapevolezza dell’entità e pervasività di tale presenza. L’obiettivo del viaggio dei distretti è proprio quello di far conoscere meglio la filiera dell’aerospazio e il suo ruolo nello sviluppo di conoscenze, tecnologie e innovazione.

Della storia del CTNA ne parla anche il Prof. Gregory Alegi, storico e giornalista, curatore del libro sul decennale. Il Prof. Alegi evidenzia come la creazione del CTNA sia stata una tappa importante della storia industriale italiana, nata 100 anni fa, e che guarda al futuro. È una storia che si costruisce ogni giorno  e che ogni giorno diventa più importante  perché c’è un po’ di tecnologia aerospaziale in ciascuna delle innovazioni, non solo di prodotto, ma anche di processo in ogni ambito dell’economia attuale.

Luigi Carrino, illustrando le caratteristiche dell’economia e della società campana, spiega perché “In Campania i giovani non hanno paura di volare”. Si tratta di un territorio giovane, con un livello sorprendente di istruzione superiore, di investimenti nella ricerca, di attività imprenditoriali, anche nel mondo delle start up e dell’innovazione. Il DAC rappresenta il mondo della ricerca e delle imprese e le accompagna nello sviluppo e nella crescita in ambito nazionale e internazionale. Oltre a illustrare le eccellenze campane, il prof. Carrino sottolinea la necessità di sviluppare un contesto favorevole agli investimenti a 360°: non solo nei luoghi di ricerca, della sperimentazione e della produzione, ma anche nei servizi alla persona, ai trasporti, ai servizi pubblici e a tutto ciò che consente di formare, attrarre e trattenere il capitale umano.

Il capitale umano è l’argomento centrale della giornata, tema ricorrente in tutti gli interventi: come motivare, formare, attrarre e mantenere quella che l’assessore Fascione ha definito la “principale materia prima”.

I relatori si rivolgono ai tanti studenti in ascolto (anche online) e emerge un messaggio molto chiaro: considerata la rapidissima evoluzione in tutti gli ambiti della società e dell’economia è quasi impossibile sapere quali saranno le professioni del futuro, è però sicuro che le tecnologie e le competenze nelle c.d. materie STEM saranno fondamentali. Già oggi le richieste del mondo del lavoro per persone formate o con esperienze nelle tecnologie sono superiori all’effettiva disponibilità di persone con tali competenze. Chi sviluppa conoscenze in questi settori ha un impiego sicuro, con brillanti possibilità di crescita e di sviluppo.

L’invito è quindi ai giovani di seguire le proprie passioni. Anche se lo studio delle materie scientifiche, magari nel settore dell’aerospazio può sembrare difficile, la passione e l’impegno consentiranno di superare le difficoltà, così come dimostrano i risultati delle classi campane che si sono cimentate nelle “Olimpiadi dello Spazio” – organizzate dal CTNA il 16 dicembre scorso, in occasione della Giornata Nazionale dello Spazio. Nel corso dell’evento sono infatti state premiate le classi che hanno raggiunto i risultati migliori durante il contest: la classe I F dell’Istituto Superiore di Istruzione Secondaria Alessandro Volta di Aversa, la classe III H Liceo Pietro Giannone di Caserta e la classe IV C Liceo Scientifico e Scienze Umane Salvatore Cantone di Pomigliano d’Arco.

Del ruolo della formazione tecnico-scientifica ne ha parlato anche Gennaro Mirabella, del Comitato Tecnico Scientifico Fondazione I.T.S. Manifatture Meccaniche MA.ME.

Delle diverse iniziative che il CTNA organizza a supporto dei giovani ne ha parlato Gaia Nardini, Project Manager del CTNA. Si tratta di una serie di progetti, tra cui le Olimpiadi dello Spazio e Space Dream, che tra qualche mese saranno ospitati nella CTNA AEROSPACE ACADEMY, un’accademia di giovani talenti dove gli studenti di tutte le fasce di età ( dalla scuola primaria di primo grado fino all’Università)  potranno trovare tutte le iniziative loro dedicate, finalizzate allo studio e all’approfondimento di materie collegate all’aerospazio. Tra gli obiettivi: far conoscere ai ragazzi e alle ragazze tutte le opportunità che si aggiungono a quelle più tradizionali, sostenere le loro idee e più in generale incoraggiare le intelligenze.

L’evento si è concluso con un appassionante testimonianza da parte cosmonauta Ten. Col. Walter Villadei, in collegamento da Houston dove sta effettuando il suo addestramento per Axiom Space, azienda impegnata nello sviluppo della prima stazione spaziale commerciale privata.  Walter Villadei è un ufficiale dell’Aeronautica Militare e ingegnere aerospaziale (Università Federico II di Napoli). La sua esperienza dimostra che i sogni di bambino possono diventare realtà impegnandosi nello studio e sapendo cogliere le opportunità al momento giusto. Il cosmonauta ha risposto alle domande degli studenti presenti a Napoli e ha sottolineato come ogni missione spaziale sia il frutto della collaborazione di persone con professionalità diverse, in un intenso e continuo lavoro di squadra.

Anche dal racconto di Villadei ritornano alcuni dei punti principali emersi nella prima parte della giornata: il ruolo fondamentale della collaborazione tra settore pubblico e privato e tra istituzioni, enti e imprese di ambiti diversi.

A Napoli, il DAC e il CTNA hanno parlato italiano e inglese e -soprattutto- sono arrivati al cuore della generazione che renderà possibile quel futuro che ora possiamo solo immaginare, o sperare, come per esempio l’arrivo su Marte!

Il CTNA riprenderà subito il suo viaggio tra i Distretti: il prossimo appuntamento sarà a Torino, con il Distretto Aerospaziale del Piemonte il 19 Maggio.