13 Settembre 2023
Facciamo Spazio 2023: L’Italia in orbita
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La Space Economy  tra innovazione e sostenibilità per una visione da leader

13 Settembre 2023 focus di Facciamo Spazio sulla Space Economy, le nuove tecnologie e il ruolo dell’Italia nella corsa all’innovazione per confermare pubblicamente che nel settore c’è una grande vitalità.

In primo piano la Luna, l’economia spaziale con le molteplici ricadute positive con specifico riferimento a tematiche globali come la sostenibilità e l’ottimizzazione delle risorse per la salvaguardia del nostro Pianeta, ma anche l’intelligenza artificiale, la digitalizzazione e il futuro della mobilità aerea con nuove e avanzate modalità.

Interviste e dibattiti per rimarcare che stiamo vivendo una vera e propria età dell’oro.

Lo spazio è un settore strategico da numerosi punti di vista e forte è la spinta da parte delle grandi potenze consolidate ma anche di quelle emergenti. L’interesse dei privati è sempre più fervido ed è anche grazie alla loro visione lungimirante, alle loro brillanti intuizioni e agli ingenti capitali che hanno deciso di impiegare che stiamo vivendo questa forte accelerazione.

Ma in questo nuovo scenario qual è il ruolo dell’Italia? L’Italia c’è e concorre dalla prima linea. A riconoscerlo i principali attori del comparto aerospaziale che hanno fatto il punto della situazione evidenziando gli importanti traguardi raggiunti dal nostro Paese.

Abbiamo la fortuna di avere l’appoggio del Governo e delle Istituzioni, un PNRR abilitatore, importanti infrastrutture dedicat­e, grandi aziende e tante professionalità attualmente impegnate in programmi internazionali e questo permette di progredire a gran velocità, essere riconosciuti e apprezzati.

All’ecosistema per la corsa all’innovazione concorrono in modo costante e vivace le tante risorse provenienti dal mondo dell’università e della ricerca a garanzia di un’ottima formazione e di una costante attenzione alla  multidisciplinarità,  le  PMI la cui trasversalità assicura collaborazione a tutti i livelli,  le filiere produttive, i distretti tecnologici, propulsori dell’innovazione, che coordinano e guidano le azioni a livello nazionale con  roadmap dedicate all’aerospazio e, infine, tanti giovani startupper che favoriscono la circolazione di idee nuove e molto valide.

Questo conferma il paradigma di base, ovvero che è grazie all’unione delle competenze che si perseguono grandi risultati.

Con uno sguardo al resto del mondo certo è che il modello da seguire anche per il nostro Paese deve essere quello della stretta cooperazione tra settore pubblico e privato; ciò al fine di creare un ecosistema sfidante.

E’ necessario scoprire sempre nuovi talenti che diventeranno le giovani e promettenti professionalità del futuro, a tal fine occorre programmare iniziative mirate a suscitare interesse e far conoscere le molteplici strade che lo spazio può aprire. Altrettanto indispensabile, dopo aver individuato e formato nuove risorse, è motivarle a restare nel nostro Paese e non fuggire all’estero per nuovi e più proficue possibilità.

Occorre stare al passo e quando possibile anticipare i tempi, una buona idea va perseguita e se non c’è un prodotto o un servizio crearlo! In quest’ottica occorre affrontare con audacia i rischi alla stregua di quanto avviene negli altri settori.

Ci sono tante opportunità di carattere scientifico e altrettante di business che attendono il nostro Paese che vanta un buon posizionamento e una consolidata esperienza per ciò che riguarda i programmi di osservazione della terra, i dati satellitari, le immagini geospaziali, le telecomunicazioni e la missione di ritorno sulla Luna.

Parallelamente alla spinta che vede l’Italia in orbita un occhio inevitabilmente va anche a quegli aspetti su cui ancora c’è da lavorare. Una normativa globale chiara e dettagliata con riferimento allo sfruttamento commerciale, alla risoluzione del problema dei detriti nello spazio, alla regolamentazione del “traffico” spaziale. E’ indispensabile potenziare sempre di più la capacità di attrarre investimenti e favorire la concessione di incentivi allo sviluppo economico di tutte le realtà interessate all’innovazione per favorire un un approccio veloce e in linea con le richieste di mercato; questa la chiave da declinare nei vari aspetti sopra indicati.

Dunque L’Italia osserva la Terra e punta alla Luna e, dato che lo spazio è un tematica globale per natura, le nostre imprese, le industrie e le numerose realtà coinvolte competeranno ben oltre i nostri confini, alimentando il progresso scientifico e tecnologico e confermando il ruolo del nostro Paese.