Il 19 Maggio il viaggio tra i distretti per festeggiare il decennale del CTNA fa tappa all’International Training Centre di Torino con un evento dedicato alle opportunità e alle sinergie per l’innovazione in Piemonte.
A dare il benvenuto Fulvia Quagliotti, Presidente dell’associazione DAP che riporta i saluti del vicepresidente, Andrea Romiti, e del direttore, Marco Galimberti.
Il Presidente Quagliotti apre la giornata omaggiando il CTNA e i suoi primi dieci anni di attività ricordandone l’importanza a livello nazionale con particolare riguardo alla funzione di aggregazione sul territorio nazionale, il ruolo di guida grazie ad un comitato tecnico molto attivo e l’attività di formazione giovanile con i recenti progetti, in cui i giovani studenti piemontesi si sono distinti su scala nazionale.
Segue una parentesi sulla lunga tradizione aerospaziale del Piemonte iniziata il 13 Gennaio1909, anno in cui è stato realizzato il primo velivolo di costruzione interamente italiana progettato dall’ing. Aristide Faccioli, e il cui volo di prova fu effettuato presso il Campo Mirafiori di Torino. I velivoli sono nati come Fiat e si sono evoluti fino ad arrivare all’attuale Leonardo velivoli, sviluppando poi la parte di propulsione con Avio Aero e la parte spaziale che da piccola realtà si è trasformata in Thales Alenia Space.
Da allora ad oggi: con un premio di laurea che il distretto aerospaziale del Piemonte ha istituito per un’analisi delle aziende che si occupano parzialmente o interamente di aerospazio sul territorio emergono alcuni dati interessanti:
350 imprese concentrate per lo più nella provincia di Torino perché quattro dei cinque grandi player del settore sono in quest’area (ma anche la provincia di Novara vanta un certo numero di aziende, grazie anche alla vicinanza di Leonardo elicotteri.)
7 miliardi fatturato di cui, è chiaro, la parte più importante si deve ricondurre alle grandi imprese, ma sono presenti e contribuiscono anche le medie e le piccole che in questi anni sono cresciute e si sono affermate collaborando in rete con tutto il territorio italiano e vantando anche rapporti internazionali. Ultimo dato: circa 20 mila addetti.
Insomma, il salto in avanti è stato grande. L’associazione DAP, che è stata costituita il 30 gennaio 2019 per dare continuità alle attività svolte precedentemente dal comitato distretto aerospaziale, in soli tre anni e con tutte le limitazioni della pandemia, ha visto crescere i suoi associati da 53 a 80, mentre le PMI sono aumentate da 35 a 58.
L’attenzione verso le necessità e le possibilità di avanzamento del territorio sono ampiamente dimostrate anche dal piano di sviluppo del DAP 2022- 2024 che è stato redatto sulla base delle indicazioni dei tavoli di lavoro (innovazione, formazione, internazionalizzazione) aperti nel 2019 e ampliati con successive integrazioni da parte degli associati e con gli aggiornamenti resi necessari in seguito ai sopraggiunti cambiamenti del comparto. Ad oggi le direttrici essenzialmente sono cinque: l’ecosistema aerospazio (iniziativa strategica collegata alla realtà della città dell’aerospazio), l’innovazione, la formazione, l’internazionalizzazione ed infine la promozione e la visibilità per comunicare le attività promosse dal distretto.
La mattinata prosegue con un programma che pensa positivo e si concentra sulle opportunità presenti e future che rendono innovativo il Piemonte.
Prestigiosi ospiti e ben tre panel per analizzare la funzione dell’aerospazio come motore di sviluppo economico e delle imprese del territorio con un focus speciale dedicato al progetto della città dell’aerospazio.
L’Assessore Andrea Tronzano saluta la platea lanciando un chiaro messaggio “Torino ci crede e pretende il suo spazio ma sempre in collaborazione e mai in competizione negativa con gli altri; questo è dovuto al suo desiderio di traguardare gli obiettivi insieme”. Un’affermazione che sottintende lo spirito di squadra con cui lavora la regione Piemonte. Un ringraziamento speciale anche al Politecnico di Torino, alle Università e a tutti Il merito dell’avanzamento è anche di iniziative come ESA BIC e DIANA, l’acceleratore della NATO, due realtà fondamentali per il salto di qualità e per i giovani che studiano in questo settore; una generazione con le idee chiare che darà una svolta al Paese.
E poi c’è la Città dello spazio. “Mettere la prima pietra entro la fine del mandato come compendio di un’attività quinquennale di squadra, sarebbe auspicabile.” afferma orgogliosamente Tronzano.
Segue l’intervento del Prof. Francesco Profumo, il Ministro che ha ideato e dato avvio ai Cluster Tecnologici Nazionali.
Immediatamente dopo la parola passa a Cristina Leone- Presidente del CTNA.
E’ con Cristina Leone che si affronta il tema del viaggio tra i distretti, un progetto itinerante che contiene un’idea di base ben precisa: se è vero che l’aerospazio si basa su una solida tradizione è altrettanto vero anche che senza l’innovazione non è possibile evolvere e superare i confini nazionali.
Il Cluster tecnologico nazionale è un punto di riferimento centrale ma la sua forza proviene dai singoli territori di cui si compone e la sua mission è spingerli avanti per far crescere l’Italia insieme: parallelamente ai territori leader nel comparto aerospaziale devono evolversi anche le realtà minori, ma ugualmente importanti in una visione allargata.
“Le priorità sono rappresentate dalle direzioni strategiche che guidano il lavoro quotidiano del CTNA e che sono: sostenibilità, digitalizzazione e competitività, declinate attraverso il comitato tecnico per traguardare l’obiettivo di mettere a fattor comune risorse, idee e finanze per superare i confini nazionali e competere al meglio per aprirsi ai programmi internazionali come ad esempio il Clean Aviation. Per traguardare questo obiettivo è necessario far leva su quello che abbiamo e impegnarsi a costruire il futuro con continuità”, afferma Cristina Leone.
Altro fattore importante per garantire l’innovazione è il coinvolgimento di nuove leve; a tal proposito negli ultimi due anni il Cluster Tecnologico Aerospazio ha ampliato il suo raggio d’azione coinvolgendo anche le scuole. La Presidente spiega che “E’ più che mai necessario incentivare anche i più piccoli ad appassionarsi alle materie scientifiche per avere in futuro nuovi e interessanti profili. Per scoprire nuove intelligenze e incoraggiare i talenti il CTNA ha ideato una serie di iniziative proponendo modelli e attività diversificate secondo fasce di età, dalla scuola primaria all’università e queste attività stanno riscuotendo molto successo.”
Con l’idea che la collaborazione può essere a tal punto trasversale da far interagire soggetti diversi anche di età, perché anche la loro visione potrà presto diventare un’interessante realtà, si arriva al momento della proiezione del video realizzato dal CTNA con il contributo dello storico e giornalista Gregory Alegi per mostrare quanto raccontato a voce sul decennale del CTNA, la nascita e lo sviluppo dei distretti con riguardo allo sviluppo della tradizione del settore aerospaziale dalle origini ad oggi.
A seguire i panel, in cui sono stati declinati nel dettaglio gli argomenti sopra citati.
Video dell’evento
https://drive.google.com/file/d/1bXkHfNy8cXJ9YOt5d6Xj70oR0M97G2pD
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