È iniziata nella suggestiva sede della Fondazione Cini, all’isola di San Giorgio a Venezia, la prima edizione del Veneto Space Meetings con un Forum sul presente e sul futuro degli investimenti nei settori Spazio e Aeronautica. A dare il benvenuto agli interlocutori istituzionali, industriali e del mondo della ricerca e del settore finanziario, una rappresentanza del settore Aerospaziale Veneto che ha rappresentato i numeri crescenti di questa industria per il Veneto e nella prospettiva di un ecosistema italiano ed europeo.
A partire da martedì 16 maggio, gli incontri si sono spostati al Terminal 103 del porto di Venezia con l’obiettivo di creare un luogo di incontri e opportunità tra i nodi della filiera dell’aerospazio in ottica di innovazione, sviluppo e commercializzazione.
Ospite e coordinatore dell’evento il Dr. Federico Zoppas, Presidente del Cluster Aerospaziale del veneto rappresentato dalla RIR Veneta Air – Aerospace Innovation and Research.
Il distretto Veneto è stato costituito nel 2020 e solo pochi mesi dopo si è associato dal CTNA. Da newcomer del settore, il Veneto si sta velocemente affermando a livello nazionale e internazionale.
Il sistema aerospaziale dei Distretti è presente agli Aerospace meetings con il CTNA e 4 dei suoi Distretti Associati più rappresentativi: Campania, Lombardia, Puglia e Piemonte, oltre ovviamente al padrone di casa Veneto.
Il CTNA ha animato due degli incontri della prima giornata. In apertura, la Presidente Cristina Leone ha partecipato alla conferenza di apertura su “Future roadmap for Space”, moderata da Luigi Scatteia, Partner – Global Space Practice Leader di PwC, insieme a Mauro Piermaria, Direttore per i Programmi e le Strategie dell’Ufficio per lo Spazio e le Politiche Aerospaziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Giacinto Carullo, Chief Procurement & Supply Chain Officer, Leonardo.
La Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio ha sottolineato la missione del CTNA: cogliere e portare avanti iniziative cross-settoriali e interterritoriali e che allo stesso tempo rappresentano le eccellenze o le maggiori sfide dell’ecosistema italiano.
A fine mattina, il CTNA, insieme ai Distretti Campania, Lombardia, Piemonte e Puglia hanno risposto alle domande di Anikulmar Dave, tecnologo ed esperto di innovazione, trasferimento tecnologico e space economy che in un vivace dibattito ha spronato i Presidenti a raccontare in poche parole cosa sia la Road map tecnologica del CTNA e quali siano i principali trend che si osservano a livello regionale, così da evidenziare convergenze e particolarità territoriali.
In questa occasione la Presidente Leone ha raccontato come nascono le road map spazio e aeronautica del CTNA e in particolare come queste siano il risultato di un’approfondita mappatura e analisi sui e in collaborazione con i Distretti, gli enti di ricerca associati e gli altri interlocutori che da anni collaborano ai gruppi di lavoro e ai tavoli tecnici del CTNA.
Successivamente la prof.ssa Fulvia Quagliotti, Presidente del Distretto Aerospaziale del Piemonte ha confermato come l’innovazione tecnologica, specie in tema di digitalizzazione e propulsione, sia sempre più trasversale a vari settori, ma che il settore aerospaziale continui a mantenere le sue specificità, anche e soprattutto in considerazione delle certificazioni di qualità che sono richieste per operare nel settore. Quindi, se il risultato dello sviluppo di ricerca e innovazione nel settore aerospazio può essere uno sbocco anche in altri settori, come in effetti succede sempre più spesso nell’ambito della Space Economy, non vale il viceversa. Questi concetti sono confermati anche dal Prof. Luigi Carrino, Presidente del Distretto Aerospaziale della Campania. Nel ribadire quanto la space economy continui ad aprire opportunità per le imprese tecnologiche campane e italiane, la predominanza del tema spaziale nelle attenzioni politiche rischia di annientare il settore aeronautico che soffre da alcuni anni una profonda crisi e avrebbe invece bisogno di iniziative mirate. In tal senso il PNRR è stata un’occasione perduta per supportare l’industria aeronautica, con il duplice negativo effetto di lasciar affondare un settore strategico e così limitare la possibilità di impiegare sul territorio italiano le eccellenti menti che si formano egregiamente nelle università italiane in ingegneria, fisica, matematica e altre materie scientifiche.
Il dr. Zilli, delegato del Distretto Aerospaziale Pugliese, ha commentato come le crisi possano essere efficacemente trasformate in opportunità per creare innovazioni o opportunità “disruptive”, come è successo con l’economia pugliese e la “riconversione” sui droni e la air mobility.
Infine, a confermare come il cluster nazionale rappresenti un luogo di scambio e confronto nel quale i Distretti, quali portavoce e rappresentanti degli ecosistemi locali, possano unire le forze e le idee per risolvere le sfide in maniera più rapida ed efficace, è il dr. Zoppas, Presidente del distretto Veneto.
A tal proposito, la presenza dei diversi distretti in un unico stand e nella tavola rotonda è la dimostrazione più efficace di come il CTNA svolga efficacemente il suo ruolo di aggregatore di aggregatori e che tale modello funziona perché i distretti, le azioni e i centri di ricerca associati continuano a credere e investire nel CTNA.
Lo stand del CTNA è stato visitato dal Governatore Regionale Luca Zaia che in mattinata ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione insieme, tra gli altri, al Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, il Sindaco di Venezia, il Presidente RIR AIR, Federico Zoppas, il Presidente ABE, Stephane Castet, il Presidente Confindustria Veneto Est, Leopoldo Destro, la Rettrice dell’Università di Padova e Rappresentante Fondazione UNIVENETO, Daniela Mapelli.
Nelle tre giornate degli Aerospace Meetings, il Veneto ha ospitato circa 120 aziende del settore aerospazio provenienti da 15 paesi diversi, 100 buyers italiani e internazionali e 25 startup europee. Un ampio spazio è dedicato anche alle conferenze e alle tavole rotonde, in cui si sono alternati circa 150 relatori. Non è mancata l’appassionata e numerosa presenza degli studenti dell’Università di Padova che con il loro progetto Thrust (un progetto di design, produzione e lancio di un SFR I, un hybrid rocket) sperano di partecipare al EuroC 2024 competition.
In sintesi, l’Aerospace Meetings a Venezia è stata un’occasione che ha favorito incontri e agevolato la circolazione di idee utili a concretizzare nel prossimo futuro progetti ambiziosi e sempre più sostenibili.